Saturday, December 17, 2005

Un impegno concreto: più cerone per tutti!

So che se n’è parlato a più riprese, ma finora – da bravo San Tommaso – non avevo potuto toccare con mano la sconvolgente verità, che mi si è rivelata esattamente una settimana fa: Berlusconi è coloured!!! Stavo camminando bel bello con due amiche per via Condotti, superando a fatica la coda da casello autostradale fuori dal negozio di Gucci (ma che è?!? C’è Tom Ford nudo dentro? Ah no, è vero, adesso non fa più lo stilista di Gucci, vuol fare il regista) quand’ecco che veniamo travolti da un’orda barbarica. In mezzo alla folla vociante, glorificante, implorante e, diciamolo, pure un po’ scassapalle, s’intravvede una mezza dozzina di aitanti bodyguards. Riuscire a individuare il nostro premier è stato compito un po’ più arduo visto che con i tacchi arrivava pressappoco all’inguine delle guardie del corpo. Ma poi ecco un pezzo di pelle (ma è pelle o tartan??) dall’insolito colore. È l’epidermide di Silvio!!! Non c’è che dire, ha un colore uniforme, anche la pelata. Ma non aveva fatto un trapianto di capelli? E io che m’immaginavo Mr. B in versione Cesare Ragazzi! Come descrivere la faccia del nostro presidente del consiglio? Quasi impossibile – cioè, ci sarebbe una metafora appropriata, ma non mi piace essere scurrile - ma ci proviamo. La tonalità della faccia del primo ministro è una via di mezzo tra il giallo ocra, il terra di Siena e il color ruggine. Non appena sono stato colpito dalla luce arancione che emanava, ho istintivamente portato la mano agli occhi. Di fianco a me un venditore di caldarroste. La tentazione di prenderne una rovente e tirargliela era molto forte, ma probabilmente questa avrebbe solamente sciolto lo strato di cerone spesso cinque centimetri per rimanere incastonata nella faccia di Mr. B come un meteorite in un prato. Adesso mi chiedo... ma cambierà colore con i giorni della settimana? Blu, verde, rosso, giallo...


1 comment:

Anonymous said...

ti assicuro che alle volte è persino verde. di rabbia. come una quindicina d'anni fa, durante un Empoli-Milan in cui i rossoneri (oramai tua ex-squadra, I suppose) dominavano, ma prendevano solo pali e traverse. io ero seduta proprio dietro alla sua pelata, accanto a mio padre allora dirigente della squadra azzurra e ripetevo: "babbo, lo vedi? con i soldi si compra tutto, meno la fortuna". la partita finì 0-0 e lui uscì dallo stadio con la faccia di un ballerino russo, inciampato durante il bis.