Wednesday, March 08, 2006

Final Justice

È giunto il momento di fare un po' di autopromozione...

Questa sera (giovedì), alle ore 21, su Sky Vivo, verrà finalmente trasmesso il primo episodio della serie Final Justice con la vera Erin Brockovich, la grintosa (e pettoruta, ve lo posso assicurare) signora interpretata al cinema da una bravissima Julia Roberts, diretta da Soderbergh.

Vi chiederete perché parlo di autopromozione. Ebbene no, non sono la signora Brockovich sotto falso nome. Il fatto è che la serie l'ho tradotta io... Ok, ok, non è un romanzo, ma è comunque una bella soddisfazione vedere una "propria" creatura, no?

Il programma viene classificato come reality show, ma in realtà non è così. Si tratta piuttosto di una sorta di telefilm-verità. In ogni episodio (Sky ne trasmette due alla volta) Erin Brockovich presenta tre casi di donne che, trovatesi di fronte a ingiustizie o vere e proprie tragedie, anziché accettare con rassegnazione ciò che la sorte aveva riservato loro, hanno deciso di lottare e di sfidare il sistema e alla fine... hanno vinto. Il tutto raccontato attraverso le parole della Brockovich e di una narratrice e per mezzo di ricostruzioni con attori e interviste ai protagonisti reali. Very American, isn't it?

11 comments:

Anonymous said...

Ah, e io non ne sapevo niente? Va bene, cercherò di scendere a patti con l'ostile tecnologia satellitare ;-)

Anonymous said...

E brava la Brokovich (e bravo chi ha tradotto, ovvio!), che si è riciclata pure in tv...Finalmente un programma più intelligente e utile della media (anche se me lo perdo, essendo senza satellite)

Anonymous said...

Ma bravo, bravo. bravo!!!!
peccato che non veda Sky, in compenso stasera mi riguarderò per l'ennesima volta il dvd di erin brokovich
buona serata

Edward Phelan said...

Io il programma me lo faccio registrare da mia sorella perché Sky non ce l'ho. Sono curioso di vedere se mi hanno modificato qualcosa (è certo) e quanto in studio di doppiaggio. E sono curioso di sentire le voci che hanno scelto per i personaggi :-)
Per il resto, della serie posso dire che è un po' nella linea del self-made man (woman) in questo caso. C'è un po' di retorica alle spalle. Però ci sono anche lotte per cose utili (salvaguardia ambiente, ecc.) e può far piacere pensare che una donna da sola magari è riuscita con la tenacia a far cambiare una legge al Congresso, ecc. Nella traduzione mi è stato chiesto di dare un taglio il più possibile giornalistico e di smorzare la lacrimosità :) No tearjerkers ;-)

Anonymous said...

complimentissimi!!!!!!!
alla tua bravura e, en passant, al busto della signora Brokovich!

Edward Phelan said...

Ma ciao boobyross :)!! Beh, di fronte a Keats (come va a proposito?) questa è robetta e mi prostro ai tuoi piedi in contemplazione :) Però è una bella soddisfazione poter vedere che fine fanno le tue traduzioni (finora avevo tradotto contratti, brochure e cose del genere). Adesso attendo di vedere un'altra creatura: la traduzione (dal tedesco) degli articoli sul numero di aprile, dedicato alla città di Vienna, della rivista Ottagono :-)

Giuseppe Iacobaci said...

Complimenti! Peccato che sono assolutamente ostile all'idea di pagare per guardare la tv... dovrebbe essere al contrario... ;-)peccato però perché doveva essere una trasmissione carina (e ben tradotta, he he!)
Yako

P.s.: il mio blog è sospeso solo perché non ho molta voglia di scrivere diari in questo periodo, ho troppa roba da fare ed è PRIMAVERA ragazzi... voglio darmi al jogging... e piuttosto che scrivere roba stiracchiata o noiosa preferisco "autosospendermi"... ma sotto qualche forma presto o tardi ritornerò. ;-) grazie per la preoccupazione!

Anonymous said...

E bravo il nostro traduttore ! ^_^

Edward Phelan said...

Ciao Aldo! Il grande capo!! Che piacere che tu sia passato nel mio blog :-) Besos!!!

Anonymous said...

...e blow out?

Edward Phelan said...

E "Blow Out" mi tiene così impegnato che non ho il tempo di scrivere che lo sto traducendo :-). Che ci fai in piedi tu a quest'ora??? Un baciotto :-) E io pensavo che solo i traduttori facessero le ore piccole...