Thursday, January 12, 2006

Fade into you


I want to hold the hand inside you
I want to take a breath that’s true
I look to you and I see nothing
I look to you to see the truth
You live your life
You go in shadows
You’ll come apart and you’ll go black
Some kind of night into your darkness
Colors your eyes with what’s not there.

Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think it’s strange you never knew

A stranger’s light comes on slowly
A stranger’s heart without a home
You put your hands into your head
And then smiles cover your heart

Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think it’s strange you never knew

Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think it’s strange you never knew
I think it’s strange you never knew


8 comments:

Anonymous said...

ho capito chi sei!!!!!!!!!!!

Anonymous said...

Sono arrivata qui da Holynow....complimenti, bel blog!
Io ADORO Paul Auster e la trilogia di New York è stato il primo libro che ho letto di questo autore. Ora invece sto leggendo La notte dell'oracolo.
buona giornata

Edward Phelan said...

Grazie Fabiana! Anche se sono passati diversi anni da quando ho letto la Trilogia di New York (e quindi strade e tracce si confondono ormai tra loro) trovo che sia un libro di una bellezza e di una complessità sconvolgenti. Saluti da Eddie, che oggi si sente azzurro e bianco :-)

Anonymous said...

ho appena visto che tra i tuoi film preferiti c'è Sense and sensibility (praticamente lo conosco a memoria)
credo che passerò spesso da queste parti mi piace proprio questo blog
ciao

Edward Phelan said...

Oh, sì :) Adoro quel film di Ang Lee, che tra l'altro ha per protagoniste due delle mie attrici preferite, cioè Emma Thompson e Kate Winslet. In Italia credo che sia stato un po' sottovalutato, non così in Inghilterra dove, a quanto pare, lo danno spessissimo in TV.

Anonymous said...

io lo impongo tutti gli anni ai miei studenti per spiegare la differenza fra augustan age e romanticism!
grazie per il bel commento che mi hai scritto!

Edward Phelan said...

Grazie a te, Ross, per essere "passata" di qui! Il commento è nato spontaneo dalla bellezza delle immagini e delle sensazioni che evocavano. Come quando alla Tate Modern sono entrato nella sala di Rothko e mi sono dovuto sedere per non soccombere di fronte a tanta bellezza...

Edward Phelan said...

Senza parole
:-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-)